domenica 8 marzo 2009

UrbanVoids : criteri di scelta
- particolarita’ dell’area;
- valori trasmessi;
- raggiungibilita’;
- possibilita’ progettuali.



14.UrbanVoid
Posizione strategica per quest’area: al centro di un quartiere densamente popolato, si sviluppa come un nastro, un urbanstrip più che urbanvoid, lungo Via di Castel Gandolfo,costeggiata da parcheggi e dai piccoli giardini della Piazza dei Castelli Romani.


























Non lontano, un parco giochi per bambini a destra, un istituto superiore a sinistra..Ancora, in lontananza, già si scorge la stazione metro Arco di Travertino e una Chiesa. Intorno, le quinte edilizie che circondano la piazza ospitano negozi e piccoli servizi . L’area di studio è attualmente sede di un piccolo mercato rionale, allestito in box fissi realizzati in lamiere colorate dai toni freddi, evidentemente corrose dalle intemperie, degradati, poco ospitali. Lo stesso piano di calpestio, in cemento, è piuttosto triste, e inaccessibile per i disabili. Un’area vocata al pubblico servizio ma destinata al grigiore del freddo scambio di beni.
Il mercato dovrebbe innanzitutto creare occasioni di incontro, di contatto umano, di comunita’. Così localizzato, dovrebbe essere centro e perno della vita cittadina del quartiere...dovrebbe essere il pretesto e la possibilita’ , adattandosi con le sue strutture alle esigenze della comunita’; dovrebbe inoltre dare identita’ alla zona, ed essere riconoscibile, nelle sue singole parti, e nelle sue molteplici vesti. Al contrario. Oggi l’aspetto dimesso e corroso, s’intona ai toni grigi del cielo incerto di marzo.. crea confusione.. panico.. indifferenza. E’ noto da testate famose l’interesse dei cittadini per il loro mercatino: lettere e proteste incitano la ristrutturazione promessa da anni e una pulizia più frequente dell’area. Pare infatti che negli ultimi tempi, l’incuria delle amministrazioni abbia lasciato abbia contribuito all’accentuarsi del degrado: “cattivo odore di alimenti in decomposizione e di urina (spesso la notte i maleducati di turno fanno i bisogni tra i banchi), mosconi, scarafaggi e topi. E' inutile dire che questa situazione nuoce non solo ai residenti ma anche agli stessi operatori del mercato e dipendentiAma.
Visti i presupposti, perché non restituire alla comunita’ uno spazio che possa sentire veramente suo, uno spazio da vivere e creare giorno dopo giorno, arricchendo il lavoro del progettista???

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