mercoledì 29 aprile 2009

...25 Aprile 2009.. ... FRASCATI .

..ALLA SCOPERRTA DI UNA DRIVEN FORCE..

lunedì 27 aprile 2009

Modulo Ambientale. Consegna 27 aprile 2009


domenica 19 aprile 2009

mercoledì 15 aprile 2009

.... IN GIRO PER BLOG HO TROVATO QUALCOSA DI INTERESSANTE SU PROGETTI DI CANTINE E ALTRI LOCALI LEGATI AL VINO... CI SONO ANCHE VIDEO IN CUI ARCHITETTI ILLUSTRANO LA NASCITA DELL'IDEA PROGETTUALE...

http://www.bodegasbaigorri.com

http://spagna,blogosfere.it/2008/11/larchitettura-del-vino.html
CONTESTO SOCIALE: PATNERSHIP E PROGRAMMA D'USO


CONTESTO SOCIALE: POPOLAZIONE RESIDENTE E CONDIZIONI DELL'AREA


PROPOSTE, RICHIESTE, POTENZIALITA' NASCOSTEE


CONTESTO AMBIENTE: URBAN PROJECTS E CORRIDOI ECOLOGICI
CONTESTO LUOGO : IMPRINTING..

domenica 5 aprile 2009


IL CONTESTO SOCIALE - UN POSSIBILE PATNER


Ais. ASSOCIAZIONE ITALIANA SOMMELIER
www.bibenda.it aisroma@bibenda.it
Sede centrale del Lazio : Hotel Parco dei Principi, Via G. Frescobaldi 5, 00198 Roma
Presidente : Franco Ricci
Servizi Sommelier: Flavio Socci

PRESENTAZIONE
L’A. I. S. è presente in tutto il territorio nazionale ed è Socio Fondatore e membro di Worldwide Sommelier Association, ente internazionale che organizza Corsi per Sommelier di alta competenza. L’obiettivo di studio è quello di far conoscere la tecnica della degustazione e quindi l’analisi sensoriale del vino attraverso un sistema esclusivo ed estremamente funzionale.
Nell’ultima parte dei corsi viene trattata la metodologia dell’abbinamento cibo-vino, attraverso numerose prove nei banche d’assaggio, per scoprire il perfetto “matrimonio d’amore”.
Parte integrante dei corsi sarà il tema relativo alle diverse funzioni del sommelier: dallo stile nel servizio all’organizzazione di una cantina, dall’uso corretto sei bicchieri al rispetto della bottiglia e del suo prezioso contenuto, fino alle giuste temperature di servizio.

Un’occasione di cultura.
Storie di vigne, di tradizioni, di donne e uomini, di cultura millenaria, si nascondono dietro una semplice bottiglia di vino. I Sommelier stanno in mezzo, tra produttore e consumatore, per conoscere e informarsi su ciò che di buono e di interessante viene posto in commercio, per proporlo ai clienti e agli amici più attenti e preparati, oggi non più disposti alle approssimazioni di un tempo.
Essere Sommelier significa avere nuove opportunità di lavoro e non solo: è anche un’occasione per iniziare o accrescere la propria cultura nello splendido ed entusiasmante mono del vino e per apprendere “L’ARTE DEL BERE GIUSTO”.

Da queste poche righe introduttive si comprende l’aspirazione prima dell’associazione, ciò fondare e diffondere la cultura del vino, e del cibo di qualità… nel mondo della non qualità e dell’omologazione. Alto è il compito del Sommelier, apparentemente ludico ed effimero. Egli si fa interprete “ ascolta e trascrive ciò che il vino racconta, in base alla tipologia, al terreno , alla zona, alla lavorazione di vigna e di cantina, allo stile dell’enologo.. e a tutte quelle innumerevoli varianti che ne esaltano un possibile incontro con un piatto, consigliato esclusivamente dal vino degustato.”

“ …C’è qualcosa che non si vede di cui il degustatore dispone, un materiale che è il suo stesso corpo, che sono i suoi stessi pensieri, che sono le sue stesse reazioni, e se c’è un principio di creatività, è misurabile nello spazio di movimento che c’è tra sé e ciò che ritorna al vino da se stessi. “
( A. Mecci, Bibenda n.29 2008)

La differenza tra il semplice bere un bicchiere e l’atteggiamento colto, quasi estetico dell’intenditore è evidente. L’arte del bere giusto, in quanto arte non è una disciplina standardizzata, bensì qualcosa che coinvolge corpo e psiche; come segnala il dott. Ricci:

“In aggiunta alla degustazione classica, esiste un altro tipo di degustazione : è la degustazione finalizzata alla ricerca della qualità emozionale, vale a dire al riconoscimento di quelle caratteristiche che rendono l’atto di portare un bicchiere alle labbra un’esperienza unica, indimenticabile, in cui s’intrecciano fattori sensoriali e culturali, fisiologici, umani e sociali.
Una ricerca pronta a rinnovarsi e mettersi in discussione,perché un vino, come una poesia, una musica, un quadro che ci poteva emozionare cinque anni fa, oggi può lasciarci freddi o indifferenti, anche se le parole sono scritte in modo perfetto, la sequenza delle note è ineccepibile, la tecnica pittorica da manuale. “

E’ il concetto stesso di creatività allora che lega la degustazione all’architettura..oltre alla storia e alla tradizione come imprinting del luogo in cui si opera.
Potreste obiettare che le attività proposte sono cose da vecchi ricconi...o eruditi nostalgici di tempi passati..La cultura esige un costo, in termini di tempo, denaro ed energie.. forse sta noi rendere questo progetto realizzabile e condiviso, dalla popolazione, quanto dall’ambiente!
A questo proposito inserisco l'editoriale di Bibenda N.29, rivissta redatta dall'associazione, a cura del presidente Franco M. Ricci :
"Siamo in un momento di grave recessione. È la parola d’ordine di questi tempi. Anche il vino la usa per spiegare le flessioni nelle vendite, le cessioni di aziende vinicole, per esprimere le paure di ogni tipo nei confronti dei grandi clienti. E questi - ristorazione, enoteche e grande distribuzione -, a loro volta, la stessa recessione la denunciano nei loro scarsi guadagni.
Eppure, molte Aziende ci parlano di un 20, 27, 30 per cento in più, sia in Italia che all’estero. L’investimento sulla qualità evidentemente non basta.L’operazione commerciale del vino è diversa da molti prodotti di consumo, si porta dietro storia e cultura; quindi, diversi debbono essere l’abilità e l’orientamento degli investimenti.
Ci accorgiamo sempre di più nel nostro lavoro di educatori del vino che la credibilità è l’unico veicolo che porta il successo, che muove l’interesse e incrementa la partecipazione. I giovani testimoniano più di tutti quanto è sentita questa serietà imprenditoriale. Soltanto nella città di Roma abbiamo oltre centomila presenze l’anno, tra i nostri Corsi e le attività divulgative sul vino. Il 34% è tra i 18 e i 27 anni e questo non può che farci sperare. Tutti.
Esaminando i nomi delle Aziende comunque in crescita, si rafforza la certezza nell’attribuire alla credibilità la chiave del successo.
Se pensiamo al problema che ha creato il non rispetto dei disciplinari per alcune denominazioni d’origine e quello del massacro della comunicazione del vino con i continui “contributi” da parte dei produttori, sia attraverso la pubblicità sia con altri mezzi, per lusinghieri articoli o altre pubblicazioni. Se pensiamo ai premi che i produttori di vino assegnano a giornalisti, a esperti della comunicazione, per “aver fatto bene” il loro lavoro (!). Se pensiamo ai pagamenti che i Produttori di vino elargiscono a “esperti della comunicazione” per avere consigli sulla qualità, su come dovrebbe essere il loro vino per piacere di più, quali prodotti e accorgimenti usare...
Tutto questo non paga, non è difficile capirlo.
La nostra speranza è che ciascun produttore si senta sollecitato ad un’urgente e attenta riflessione, per convincersi che l’unico, utile, vero investimento divulgativo che si possa fare è nella cultura. Dobbiamo operare qualunque sforzo per far conoscere le nostre realtà produttive alla gente, con mezzi credibili e inconfutabili.
Soltanto così, le attenzioni del consumatore, sempre più attento e preparato, saliranno vertiginosamente. Ne siamo certi.
Per quanto ci riguarda, attraverso l’impegno culturale di questi ultimi vent’anni, noi la bicicletta ve l’abbiamo data, amici produttori. Adesso non chiedeteci di metterci pure gli sportelli."


E’ stato utilissimo ai fini del progetto, scoprire alcune attività specifiche volte a valorizzare i prodotti dei castelli romani proposti dall’associazione, come il seminario a tema :
I VITIGNI AUTOCTONI DEI CASTELLI ROMANI , e le GARA A SQUADRE DI RICONOSCIMENTO VINI
In modo particolare il CAMPUS SULLA COMUNICAZIONE DEL VINO sembra affrontare tematiche condivise, tra le quali anche il rapporto tra vino e architettura. Il programma consiste in ventitré incontri attraverso trasmettere una serie esaustiva e coordinata di informazioni, idee, cognizionied esperienze relative alla comunicazione del vino, intesa come fondamentale momento divulgativo di una cultura a vastissimo raggio. Tutti i temi trattati sono riconducibili al vino, sia pure non specificamente, e hanno lo scopo di rendere i partecipanti al Campus più sensibili e consapevolmente affascinati dalla storia, dall’essenza culturale e dalla poliedrica valenza della preziosa bevanda.
Per comprendere più da vicino di cosa si tratta, ecco i temi toccai in alcune giornate:

- Il Vino alla Radio e alla Televisione
- La Comunicazione al tempo di Internet
- Comunicazione Efficace: Costruire Relazioni
- Comunicazione Efficace: Coinvolgere i Sensi
- Marketing del Vino
- Comunicare il Vino con l’Architettura

In realtà questo campus non ci interessa tanto come evento da seguire… ma come modalità per strutturare il progetto, che avrà spazi ci comunicazione multimediale, spazi di relazione soft, market e marketing dei prodotti, e soprattutto.. un percorso dei sensi in corpo, mente e cuore si uniscono in una serie si giardini degustativi.
Il tutto allo scopo di promuovere la conoscenza e la cultura del vino e delle buone tradizione romane, favorire relazioni a partire da un contesto storicizzato.